Novembre, 2019

Gio14Nov(Nov 14)21:00Dom24(Nov 24)19:30Chi vive giace21:00 - 19:30 (24)

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Informazioni spettacoli

Chi vive giace  di Roberto Alajmo
regia Armando Pugliese

con David Coco, Roberta Caronia, Agostino Zumbo, Stefania Blandeburgo, Claudio Zappalà

musiche  Nicola Piovani
scene  Andrea Taddei
costumi  Dora Argento
luci  Gaetano La Mela
aiuto regia  Valentina Enea
produzione  Teatro Biondo Palermo

Teatro Brancati – dal 14 al 24 novembre (qui il dettaglio turni)
dal 2 al 5 aprile

Chi vive giace è una black comedy incentrata su un incidente automobilistico, che innesca una querelle familiare tipicamente siciliana, dai toni surreali e dall’esito imprevedibile. Una giovane donna perde la vita a causa della guida distratta di un ventenne. Non è colpa di nessuno, se non del caso, ma il marito della donna non se ne fa una ragione: non sa se perdonare o se vendicare, come le tante voci del quartiere popolare in cui vive gli suggeriscono. Dall’altra parte, il padre del ragazzo non sa come comportarsi, se assolvere in pieno il giovane col pretesto della fatalità o spingerlo a porgere le proprie scuse al vedovo.
In un contesto che sin dall’inizio ha i contorni allucinati di un certo realismo metafisico tipicamente siciliano, sono i fantasmi che bisogna interrogare. Ecco allora la moglie, mischina, e la defunta madre del ragazzo che dispensano consigli, ammoniscono, ragionano e determinano le sorti di questo dramma dei vivi e dei morti, nel quale un certo humour nero ha la funzione catartica di governare l’ordine delle cose, invertendo il senso del vecchio adagio: «Chi muore giace, chi vive si dà pace».
«Alla prima lettura del testo di Alajmo – afferma il regista Armando Pugliese – ciò che mi ha maggiormente colpito e affascinato è stata la forma espressiva, il linguaggio. Nel senso più ampio del termine. Tanto che mi è parso di leggere musica. Che si manifestasse in parole e costruzioni sintattiche articolate in accordi o intervalli, ritmi o allitterazioni, tutto concorreva a dare voce a personaggi che si incontrano sulla scena in un contesto metafisico ed irreale, che si parlano come nei sogni, quando non si saprebbe dire se le parole sono dette o solo pensate, interiormente o ad alta voce. Costruire insieme agli attori questa sinfonia siciliana doveva essere molto intrigante, e così è stato».

 

 

 

Orario

14 (Gioved') 21:00 - 24 (Domenica) 19:30

Con il patrocinio e il contributo

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