Venerdì 3 e sabato 4 novembre al Piccolo Teatro della Città, la pièce di Luca Mazzone e Alberto Milazzo, con Giuseppe Lanino.

Manon è felice? La domanda che fa da scintilla alla narrazione, scandendo a più riprese l’attesa della felicità stessa, è alla base di Aspettando Manon, nuovo interessante spettacolo prodotto dal Teatro Libero di Palermo che arriva al Piccolo Teatro della Città di Cataniavenerdì 3 e sabato 4 novembre (ore 21) nell’ambito della sezione nuovoteatro della Stagione del Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale. La pièce, tratta da La morale del Centrino. Ovvero come sopravvivere a una mamma siciliana di Alberto Milazzo (edizioni SEM – Milano) arriva sul palcoscenico con l’adattamento teatrale di Luca Mazzone e Alberto Milazzo (regia e paesaggio sonoro dello stesso Mazzone) ed è interpretata da Giuseppe Lanino.

In viale Ortigia 72 si consuma il rito di una felicità desiderata, anelata, soprattutto mancata. Al civico 72 di viale Ortigia, a Palermo, dove vive, la signora nota come Manon difende da sola principi che il resto del mondo dilapida come fossero un’immeritata eredità, o almeno così crede. Nessuno sa che al 72 di viale Ortigia esiste questo baluardo di moralità, cosa che Manon avverte come un’ulteriore conferma di quanto lei sia nel giusto e il mondo prossimo all’Armageddon. Il rapporto di un figlio e di sua madre, della vita di un figlio, della sua felicità e dell’affermazione del proprio sé che si scontra con l’ancestrale giogo esercitato dalle madri. «Per volersi bene basta annuire in silenzio. Uno accenna al proprio profondo malessere, l’altro annuisce. Il silenzio è parte fondamentale di questa storia».

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